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INAF- Osservatorio Astronomico di Palermo

La spedizione

Lettera di Angelitti a Riccò

La vicinanza geografica tra l’Africa settentrionale e la Sicilia convinse il primo astronomo aggiunto a Palermo, Temistocle Zona, che la missione poteva realizzarsi a un costo contenuto, e pertanto egli propose l’idea al suo Direttore, il Prof. Filippo Angelitti.

Questi, consapevole del fatto che anche altri colleghi italiani, come il prof. Tacchini, si stavano certamente dando da fare per assistere all’evento, contattò il comune collega e amico Annibale Riccò, Direttore dell’Osservatorio Astrofisico di Catania, allo scopo sia di ricevere un parere sulla missione proposta da Zona, sia di coordinarsi con gli eventuali altri gruppi di colleghi italiani.

In realtà, quando Angelitti e Zona contattarono Riccò era già troppo tardi, poiché Tacchini aveva organizzato una spedizione in Spagna, con fondi del Governo italiano, per osservare l’eclisse. La spedizione si sarebbe occupata principalmente di osservazioni spettroscopiche solari.

Ciò nonostante, gli astronomi palermitani ottennero dal Ministero un piccolo contributo economico per organizzare la loro spedizione, che era invece dedicata a osservazioni visuali e studi fotografici.

Ma lasciamo parlare lo stesso Zona:

  • Si scelse come stazione Sfax, perché, essendo al limite del deserto, offriva le maggiori probabilità di buon tempo; ma tale scelta fu suggerita da una ragione ben più importante. Nelle vicinanze di Sfax … vi sono i banchi di spugne, anzi Sfax è l’emporio di tale commercio. Or, nel porto di Palermo e di Trapani vi sono delle navi da guerra stazionarie, le quali al tempo della pesca delle spugne fanno crociera in quei paraggi per sorvegliare e disciplinare detta pesca …
  • … la nave Euridice sarebbe venuta a prenderci a Palermo il 19 agosto ed a riprenderci a Sfax il 1° settembre … 
  • Durante il viaggio parlai col Comandante Signor Borrello del bisogno che io avevo delle persone di bordo, specialmente degli Ufficiali. Il Comandante comunicò all’Ammiragliato di Napoli il mio desiderio, e l’Ammiragliato non solo soddisfece alla mia domanda, ma si interessò tanto della cosa, che incaricò per suo conto i signori Ufficiali di redigere una relazione sul fenomeno che avrebbero osservato. In questo modo io potei avere una commissione numerosa, composta di persone altamente intelligenti, dotate di occhi eccellenti e addestrate alle osservazioni.